Situata nei pressi del colosso di Barletta tra due antichi e importanti assi di comunicazione viaria, mantiene uno stretto legame con la Terra santa e il Sepolcro di Gesù. Officiata dai canonici e dai cavalieri del Santo Sepolcro di Gerusalemme, è stata meta di transito per i pellegrini diretti in Terra Santa e per i crociati in viaggio dal porto di Barletta verso Gerusalemme. L'edificio fu eretto in forme gotico-borgognone alla fine del XII secolo.
La chiesa si presenta con impianto basilicale a tre navate, scandite da sette campate, il braccio trasversale del transetto e un'abside terminante per navata. All'ingresso della chiesa vi è il nartece, un ambiente di transizione più basso delle navate e sovrastato da altri ambienti. Nell'angolo sinistro del nartece, dunque non appena entrati nella chiesa, trova posto la scala d'accesso al piano superiore e ai matronei. Il passo delle campate è scandito da sette archi a sesto acuto, impostati sulla trabeazione interna della navata centrale, che divide a sua volta il livello inferiore da quello superiore in cui giacciono i matronei.
La navata centrale risulta dunque formata da sette quadrilateri, coperti con volte a ogiva. All'intersezione tra navata centrale e transetto vi è lo spazio quadrilatero in cui insistono l'altare e il presbiterio. Sull'altare maggiore troneggia un crocifisso ligneo. Il coro retrostante è illuminato dalla feritoia allungata verticalmente, letta dall'esterno dell'abside centrale. Alla sinistra del portale maggiore è affissa una lapide che commemora la consacrazione della chiesa e dell'altare maggiore avvenuta il 24 febbraio 1726, per mano di don Nicola de Queralt, originario di Barletta.