La mostra, ospitata nel padiglione E7 del Centro Fieristico-Culturale “Le Ciminiere”, espone 143 carte geografiche databili dal XV al XIX secolo. L'esposizione consta di sei diverse sezioni che tracciano l'evoluzione della rappresentazione cartografica dalle carte tolemaiche alle elaborazioni di Gastaldi, di Mercatore, inventore della proiezione cilindrica isogona, di Magini, Sanson, Delisle, Daidone, Schmettau.
La prima sezione, Tra matematica ed astronomia, empirismo nautico e studiosi locali, illustra gli ardui percorsi della cartografia del '500, esito dell'intreccio dei dati inferiti dalle carte tolemaiche con la geografia empirica delle carte nautiche, l'astronomia e la matematica.
La seconda sezione, Sicilia antiqua, presenta carte "storiche" diffusesi tra '600 e '700, contenenti denominazioni di citta, rilievi, fiumi reperite nelle fonti dagli specialisti di topografia antica. Si segnalano: una carta di Ortelio (1584) riportante scoperte topografiche che si avvalgono delle spiegazioni filologiche di Tomaso Fazello; una carta di Filippo Cluverio (1619) con toponimi greci e latini; una carta di Guillaume Delisle (1714) con il tracciato di reti viarie romane e itineraria; un gruppo di carte che fornirono al Duca di Serradifalco i materiali per la compilazione nel 1842 della prima carta archeologica della Sicilia.
La terza sezione, Dall'Astronomo al topografo, documenta lo sviluppo dell'industria cartografica nel '600, che trova il suo ambito di diffusione soprattutto in Olanda, connotandosi per il gusto realistico e la cura del dettaglio nella riproduzione delle emergenze territoriali. "La Sicilia del Mercatore e il modello di numerosi cartografi anche se la carta di Magini comincia ad avere una diffusione piu vasta.
La quarta sezione, Sicilia sacra, e un itinerario tra le carte dedicate alle tre provincie cappuccine di Palermo, Messina e Siracusa. Le carte, riportanti la localizzazione dei conventi isolani, sono tratte dalla Corographica descriptio provinciarum et conventuum Fratrum Minorum S. Francisci Capucinorum, 1649 di Giovanni da Moncalieri.
La quinta sezione e dedicata alla Carte da navigare. Tipologia diffusa sin dal tredicesimo secolo e nota con il nome di Portolani, assembla carte riportanti le linee di direzione dei venti e ricche di elementi decorativi quali barche, vascelli e vele spiegate.
La sesta sezione, denominata Atlas minor, espone carte risalenti al XVI ed al XVII secolo caratterizzate da rigore scientifico sommario, stampate da editori olandesi” (Valeria La Paglia).