Risalente al XVI secolo, l'edificio fu venduto nel XX secolo dagli eredi Lusi, famiglia gentilizia che aveva origini greco-albanesi. Acquistato dalla collettività, è stato, sin da allora, sede municipale. Nel 2009, il comune di Greci vi ha inaugurato il PLEAG, mostra archeologica basata su un progetto dell’Università "Suor Orsola Benincasa" di Napoli e realizzata dalla Soprintendenza per i Beni Archeologici di Salerno, Avellino, Benevento e Caserta, grazie a dei fondi destinati alla tutela e alla salvaguardia della minoranza storico-linguistica arbëreshë del paese.
Nel PLEAG sono esposti alcuni ritrovamenti archeologici trovati sul territorio di Greci. Si tratta di reperti che testimoniano l'importanza del territorio grecese nel periodo compreso tra la preistoria e l'epoca romana, grazie soprattutto alla sua posizione strategica per il controllo del passaggio dalla costa tirrenica a quella adriatica e per il fervido scambio culturale con altri popoli.
Dal ricco patrimonio archeologico e culturale, il PLEAG consente di ricostruire le origini di Greci antecedenti all'incontro con la comunità albanese.