Carlo Fontana (Rancate, 22 aprile 1638 – Roma, 5 febbraio 1714) è stato un architetto, scultore e ingegnere svizzero originario del territorio corrispondente all'odierno Canton Ticino.
Trasferitosi giovanissimo a Roma, Fontana studiò inizialmente con Pietro da Cortona e Carlo Rainaldi, per poi entrare nella cerchia di Gian Lorenzo Bernini, che fece di lui un collaboratore insostituibile per le sue conoscenze tecniche e per l'abilità nel disegno.
Architetto di buona capacità e di sicuro mestiere, Fontana divenne in seguito il genio ispiratore di tutto lo sviluppo costruttivo della Roma tra fine del XVII e XVIII secolo, caratterizzata, più che da grandi innovazioni, da una sorta di classicheggiante eclettismo che riuniva, stornandole dagli elementi più rivoluzionari, le maniere dei tre "grandi" del Seicento, Bernini, Borromini e Pietro da Cortona. Fontana fu anche un ottimo promotore dei propri progetti, che presentò sempre corredati da stampe e volumi illustrativi, come il celebre e monumentale Tempio Vaticano (1694), un compendio illustrato della storia della basilica di San Pietro in Vaticano in cui era compreso il progetto per il terzo braccio a chiusura della piazza berniniana e per l'abbattimento dell'asse di case che costituiva la "spina" del quartiere medievale di Borgo per aprire un vasto viale di accesso alla basilica, antesignano dell'attuale, moderna Via della Conciliazione.
Vanno riconosciute a Carlo Fontana anche indubbie qualità didattiche: nella sua bottega si formarono alcuni tra i maggiori architetti dell'intero panorama del XVIII secolo, sia italiani sia europei, come Alessandro Specchi, Nicola Michetti, Giovanni Battista Vaccarini, Giovanni Ruggeri, James Gibbs, Johann Bernhard Fischer von Erlach, Johann Lucas von Hildebrandt, Matthäus Daniel Pöppelmann e soprattutto Filippo Juvarra. Fu anche principe dell'Accademia di San Luca.