Benedetto Alfieri (Roma, 8 giugno 1699 – Torino, 6 dicembre 1767) è stato un architetto e politico italiano, celebre per aver realizzato importanti edifici barocchi in Piemonte.
Benedetto Innocenzo Gaspare Giuseppe Alfieri, nasce a Roma dall'astigiano Alessandro Alfieri Bianco e dalla romana Lavinia Ponte. Apparteneva al ramo dei conti Alfieri di Cortemilia e, quindi, alla stessa famiglia del cronista astigiano Ogerio Alfieri e del poeta Vittorio Alfieri, che nella "Vita" lo ricorda con venerazione e affetto. Studiò prima a Roma presso il collegio dei padri gesuiti, e poi dal 1722 a Torino dove si laureò in legge. Parallelamente compì studi e approfondimenti come autodidatta, in architettura.
Le costruzioni dell'architetto astigiano sono caratterizzate da un barocco di stile michelangiolesco in apparenza molto festoso, ma di fatto rigoroso, molto lontano da soluzioni guariniane ed aggiornato anche rispetto alle architetture juvarriane, verso un diverso uso degli elementi classici, non scevro da autentiche invenzioni (come nel duomo di Carignano), comprensibili con il carattere sprovincializzato della sua cultura architettonica.
È probabile che l'ispirazione per la sua architettura derivi dal suo soggiorno giovanile a Roma, soprattutto per le opere monumentali, dove è forte il tentativo di "sprovincializzare" l'architettura piemontese, avvicinandola il più possibile a quella classica romana. Secondo R.Pommer, lo stile di Alfieri è molto più simile al Vanvitelli che allo Juvarra, o al Vittone. Infatti, i temi conservatori e severi dell'architetto si sposano pienamente allo stile dello scalone del Vanvitelli per la reggia di Caserta. Il rococò per Alfieri non coinvolge mai l'architettura esterna, ma rimane confinato agli interni con geniali intuizioni nell'utilizzo degli specchi, degli scaloni, delle dorature e degli arredi.