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Arcangelo Guglielmelli

Arcangelo Guglielmelli


Arcangelo Guglielmelli (Napoli, 1648 – Napoli, 22 gennaio 1723) è stato un architetto, ingegnere e pittore italiano.

Nacque da Marcello e Caterina Vera, crebbe nell'abitazione di un certo Onofrio de Marino, pittore. La sua formazione avvenne sotto la guida del noto Dionisio Lazzari, che lo introdusse agli ordini religiosi più rappresentativi. Divenne, nel tempo, rivale di Francesco Solimena perché ricercava, a differenza di Solimena, nella consolidata tradizione napoletana. Questi fastidi procurarono non pochi danni sulla memoria dell'architetto che venne completamente trascurato da Bernardo De Dominici, che istigato dal Solimena stesso, non trattò nelle sue biografie sugli artisti napoletani il Guglielmelli. Guglielmelli fu anche pittore specializzato nelle quadrature collaborando con Luca Giordano tra i quali la Cacciata dei Mercanti del Tempio nella chiesa dei Gerolamini, e prima della definitiva rottura, con Solimena dove realizzò le architetture nel Miracolo delle Rose nella Chiesa di Donnaregina Nuova e prospettive nella sagrestia della basilica di San Paolo Maggiore.

Iniziò la sua attività come progettista di macchine effimere per la festa di San Gennaro nel 1671 e per le Quarantore nel 1677. Nel 1677 sposò la figlia di Onofrio de Marino, dal matrimonio nacquero due figli: Marcello Guglielmelli, architetto, e Gaetano, novizio nella chiesa di Santa Maria della Vita. Nello stesso anno lavorò alla ristrutturazione del presbiterio della chiesa del Gesù delle Monache, aggiungendo un cupolino, di riferimento culturale berniniano, che illumina l'altare. Nel 1678 fu attivo presso il complesso di Santa Maria della Consolazione e in una cappella della chiesa di Santa Maria della Stella, oggi non pervenuta a causa dei danni bellici.

Tra il 1682 e il 1684 fu il progettista degli stucchi nel complesso di Sant'Antonio delle Monache a Port'Alba, contemporaneamente progettò l'intervento della facciata della chiesa di Santa Maria in Portico. Dopo il sisma del 1688 si occupò del restauro della chiesa della Compagnia della Disciplina della Santa Croce. Dal 1690 al 1693 rifece completamente la chiesa di Santa Maria del Rosario alle Pigne.

Nel 1703 assunse l'incarico, in collaborazione con Nicola de Marino, di completare la facciata della Chiesa dei Girolamini; nella stessa struttura vi aveva già realizzato tra il 1697 e il 1699 nelle cappelle dell'Immacolata Concezione e del Santissimo Sacramento lavorando anche come quadraturista di Giacomo del Pò e disegnò l'altare maggiore. Nello stesso complesso riprogettò la Biblioteca dei Girolamini che venne terminata nel 1727 da suo figlio.