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Antonio Pizzocaro


Antonio Pizzocaro (Montecchio Maggiore, 26 settembre 1605 – Vicenza, 13 agosto 1680) è stato un architetto e ingegnere italiano, operante a Vicenza. Qui fu l'architetto protagonista del Seicento, che propose una immagine nuova della città, nello stesso tempo monumentale, aristocratica ma austera.

Quando nel 1625 Antonio, provenendo da Montecchio Maggiore, entrò nella fraglia cittadina dei muratori e scalpellini, venne accolto dall'allora gastaldo Giambattista Albanese. Nella fraglia entrò nella cerchia di questa famiglia, fu accanto a Girolamo Albanese quando questi progettò, dieci anni più tardi, la chiesetta della Rotonda, e dei Borella, progettisti ed esecutori questi ultimi del convento di San Giacomo.

Antonio Pizzocaro venne ingaggiato come architetto dai governatori dell'ospizio e oratorio dei Proti, quando nel 1655 gli affidarono la ricostruzione e il potenziamento dell'edificio quattrocentesco, che nel 1606 era stato severamente colpito da un incendio. Con questo lavoro, la sua prima opera veramente importante in città, egli dimostrò tutta la sua capacità di corrispondere alle esigenze dei committenti e al momento storico. A metà del Seicento, un secolo di epidemie, carestie e recessione economica, molte erano le famiglie nobili decadute, rimaste prive della casa e dei beni, che avevano la necessità di essere accolte. Il rifacimento dell'ospizio venne progettato come austero e sobrio. La corte interna fu concepita in modo assolutamente moderno, dove tutto è razionale, funzionale ed essenziale, ma anche improntato al rispetto delle persone. Dietro ad ogni arco vi è un appartamento eguale per ogni famiglia, cui viene attribuita pari dignità, e lunghi corridoi conducono alle stanze. Insieme all'ospizio il Pizzocaro progettò anche l'oratorio, nello stile che avrebbe caratterizzato le sue molte chiese, con i tipici riquadri sopra i finestroni e l'oculo al centro della facciata.

Negli anni settanta il Pizzocaro costruì anche grandi chiese, come quella di San Giuliano, chiamato da Giovanni Piovene, e quella Santa Caterina, finanziata dal giureconsulto Giovanni Maria Bertolo, che gli commissionò anche l'Oratorio delle Zitelle, quest'ultimo a pianta centrale, ispirato alla scamozziana villa Pisani di Lonigo, edifici situati entrambi in Borgo Berga a Vicenza. Vista la munificenza del nobile vicentino verso gli Eremitani di San Michele, non è escluso che il Pizzocaro abbia contribuito anche al radicale rinnovamento dell'Oratorio di San Nicola da Tolentino.