La chiesa di Santa Maria Maddalena, conosciuta solitamente come La Maddalena, costituisce uno degli esempi più conosciuti di architettura neoclassica veneziana.
Di grande valore architettonico il portale, che è in realtà un pronao accorciato, preceduto da una breve scalinata e formato da un alto timpano triangolare sorretto da due coppie di semicolonne con capitello e trabeazione ionici. Sopra la porta d'ingresso vi è una lunetta con un occhio onniveggente entro un triangolo intrecciato con un cerchio in bassorilievo, spesso letto come simbolo massonico (sembra che la famiglia Baffo (o Balbo) appartenesse all'ordine templare). Esternamente all'abside era incastonato, nel paramento marmoreo, un bassorilievo di origine quattrocentesca, raffigurante una Madonna col Bambino e santi.
La chiesa conserva importanti dipinti del XVIII secolo, tra cui l'Ultima cena di Giandomenico Tiepolo e l'Apparizione della Vergine a san Simone Stock di Giuseppe Angeli oltre ad altre tele settecentesche, opera della scuola di Giovanni Battista Piazzetta. Nel 2005, nel corso di restauri consistenti nella rimozione dello scialbo, l'imbiancatura che è stata data nel XIX secolo, per tirare fuori l'originario marmorino settecentesco, è stato scoperto, nella lunetta sopra l'altare, un affresco allegorico a monocromo di Giandomenico Tiepolo rappresentante la Fede e che originariamente sovrastava il dipinto dell'Ultima Cena.
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