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Emilio Vedova

Emilio Vedova


Emilio Vedova (Venezia, 9 agosto 1919 – Venezia, 25 ottobre 2006) è stato un pittore e incisore italiano.

Opera inizialmente in contatto con il gruppo di Corrente (1942-43), in cui collaborano anche Renato Guttuso e Renato Birolli. Partecipa tra il 1944 e il 1945 alla Resistenza a Roma e in seguito sulle colline piemontesi, dove nel corso di un rastrellamento rimane ferito. Nel 1946, a Milano, è tra i firmatari del manifesto “Oltre Guernica”. Nello stesso anno a Venezia è tra i fondatori della Nuova Secessione Italiana poi Fronte Nuovo delle Arti.

All'inizio degli anni cinquanta realizza i suoi celebri cicli di opere: Scontro di situazioni, Ciclo della Protesta, Cicli della Natura. Nel 1951 partecipa alla I Biennale di San Paolo, vincendo un premio che gli permetterà di trascorrere tre mesi in Brasile la cui estrema e difficile realtà lo colpirà profondamente, oltre che la natura maestosa. Sempre nel '51, viene organizzata e curata da Rodolfo Pallucchini la sua prima mostra personale all'estero, presso la Galleria Viviano di New York. In questa occasione vengono esposte molte delle cosiddette "geometrie nere": opere in cui le scelte cromatiche si riducono al bianco e nero e in cui Vedova si concentra quasi ossessivamente su costruzioni geometriche che generano labirinti, reticoli, strutture che imprigionano la figura umana. Questa attenzione per la geometria verrà poi progressivamente abbandonata, e l'artista si concentrerà invece sul segno e sul gesto che lo compie.

Negli anni settanta realizza i Plurimi Binari, dove rinchiude in supporti metallici i suoi "quadri spezzati". Nei Carnevali, soggetto a lui caro per la componente di irrazionalità ed imprevedibilità, la maschera entra nel quadro-installazione o anche come totem, issato su specchi riflettenti quasi a simulare la laguna. Negli anni ottanta, dopo un periodo di malattia passato in una clinica austriaca, realizza i Teleri, cicli di grandi tele dove i colori esplodono, stesi sulla tela e rimaneggiati con vari materiali. Verranno esposti alla XL Biennale di Venezia e a Documenta 7.

Dal 1985 lavora ai Dischi, Tondi e Oltre dove la reminiscenza rinascimentale del formato circolare del quadro è indagata e portata ai suoi limiti. Il colore fuoriesce dai confini del supporto e quest'ultimo si stacca dalla parete per arrivare sul soffitto e sul pavimento. Nel 1984 torna a collaborare con Luigi Nono per Prometeo, del quale l'artista si occuperà esclusivamente delle luci. La pièce è diretta da Claudio Abbado, con testi di Massimo Cacciari e la collaborazione per le scenografie di Renzo Piano. In …in continuum, ciclo di opere del 1987 e 1988, lavora con delle matrici di tela che trasferiscono il bianco e il nero su supporti collocati a terra, dove il risultato finale non è del tutto prevedibile.