Skip to main content

Pietro Alemanno

Pietro Alemanno


Pietro Grill da Göttweih detto l'Alemanno o l'Alamanno (Choetbei, l'attuale Furth bei Göttweig, tra il 1430 e il 1440 – Ascoli Piceno, 1498) è stato un pittore e scultore italiano del Rinascimento di origine austriaca.

Pietro Grill, il suo vero nome, è pressoché inutilizzato in quanto lui stesso si siglava come ALAMANI o ALAMANUS. Alemanno non è altro che un appellativo per indicare all'epoca tutte le persone di lingua o provenienza tedesca. Nel corso dei secoli è stato conosciuto come Pietro da Göttweih, Göttweich o Göttweig, Pietro d'Alemagna, Alemanno, Alamanno o Alemanni. La sua firma: "PETRUS ALAMANUS DE CHOETBEI" su una mal conservata predella del polittico di Monterubbiano, ci trasmette l'antico nome del suo luogo di nascita e documenta con certezza la sua attività nelle Marche a partire dal 1475. L'affresco della "Madonna con Bambino e Santi", della chiesa della Madonna delle Rose di Torre San Patrizio, datato 1466 e attribuito all'Alemanno, attesta invece la probabile presenza dell'autore nella Marca Fermana almeno due anni prima del suo maestro Carlo Crivelli, la cui attività nella zona inizia soltanto nel 1468 con il completamento del trittico di Massa Fermana.

Il suo stile semplice e la rappresentazione schematica delle Icone Sacre lo resero all'epoca addirittura più richiesto del Crivelli stesso per cui nelle zone delle attuali province di Macerata, Fermo, Ascoli Piceno e Teramo sono individuabili molte sue opere contenenti praticamente quasi sempre gli stessi soggetti e cioè Madonne in trono con Bambino accostate, in base ai patroni o ai protettori delle comunità committenti, a vari Santi. Le sue opere più numerose furono costituite da affreschi, purtroppo la scarsa resistenza all'umidità di questa tecnica pittorica ne ha impedito la conservazione e tutto ciò che è visibile oggi ha necessitato o necessita di essere restaurato. La sua produzione risulta essere influenzata notevolmente dalla cosiddetta scuola padovana dello Squarcione presso la cui bottega si formarono oltre al Crivelli, anche il dalmata Giorgio Schiavone e il più talentuoso Andrea Mantegna.