La Rocca fu eretta dal Comune di Piacenza tra il 1342 e il 1349 sulle fondamenta di una preesistente struttura romana (Castrum Arquatum risalente alla fine del III secolo o inizio del II a.c.). La sua costruzione, sotto Luchino Visconti, è ben documentata nel Registrum magnum del comune di Piacenza, il notaio Gabriele da Caverzago registrò il 14 luglio del 1342 i Pacta Roche Castri Arquati che descrivono accuratamente gli accordi, i prezzi, le maestranze impiegate, l'elenco delle case comperate ed abbattute per lasciare posto alla costruzione, sotto la guida dell'ingegnere Obertino Domezzano
La costruzione realizzata in modo organico e in breve tempo dona al complesso una coerenza stilistica notevole, che unita all'eleganza del progetto e alla posizione elevata e scoscesa rendono la rocca veramente scenografica. Della costruzione originaria rimane la struttura esterna, quasi completamente svuotata, le murature sono realizzate con corsi alternati di laterizio e pietra. Le mura, sormontate da merli ghibellini, delimitano uno spazio rettangolare, con torrette negli angoli, raccordato da un più piccolo cortile con il mastio, un torrione alto 35 metri, posto nella parte superiore dell'insediamento.
Il mastio ospita il Museo di vita medievale, sulla storia del paese e su episodi di vita militare.