Il Covolo di Butistone è un'antica fortificazione militare che sbarrò il Canale di Brenta tra Primolano e Cismon del Grappa fino alla fine del Settecento, svolgendo le funzioni che poi furono delegate al forte Tombion edificato nel XIX secolo. Il Covolo era stato eretto a difesa di una delle principali vie di comunicazione tra la penisola italiana e la Germania.
La prima documentazione storica che ne accenna la presenza è del 1004. Numerosi storici e cronisti del passato hanno analizzato le origini e le fattezze del Covolo, senza offrire però elementi significativi per stabilirne l'origine. Esso era composto di due corpi di fabbrica: una casa del dazio, dove sin dal Medioevo si riscuoteva la tassa per le merci in transito, e la fortificazione militare che sorgeva in grotta. Tra il '200 e il '300 fu oggetto di contese tra i signori medievali, tra cui Carrara, Scaligeri e Visconti.
Nel corso del '400 fu conquistato dalla Repubblica veneta, che ne mantenne il controllo per circa un secolo. Dopo le guerre di Cambrai all'inizio del XVI secolo entrò a fare parte dei domini di casa d'Austria, dei quali segnò il confine meridionale nella zona dei "Confini italiani" (gli attuali territori della Valsugana, di Primiero e territori a Roveretano). Rimase in mano agli Imperiali fino al 1796 quando la dogana fu distrutta nel corso di una battaglia contro le truppe napoleoniche.