Il teatro è alloggiato all’interno di un complesso architettonico il cui elemento fondamentale è il Palazzo dei Consoli, costruito sullo scorcio del XIII secolo e utilizzato come Palazzo civico fino al 1810.
Il plafone (soffitto) è opera di Mariano Piervittori ed è una rappresentazione delle arti sottoforma di Muse che danzano. Il sipario originale è stato dipinto da Domenico Bruschi e vi è rappresentato Properzio che addita al Torti la sua patria nel 1886; in occasione di un restauro, nel 1994, attesa del ripristino dell’antico drappo, è stato realizzato un altro sipario dal pittore bevanate Luigi Frappi con i fiume Clitunno con cippo poetico e tempietto. Lo stemma sopra il sipario è del 1380, donato da papa Innocenzo IV, vi si legge “OsF”, che sta per “Ob servatam Fidem” (per aver conservato ed osservato la fede per la Chiesa).