La Fortezza di Mont'Alfonso fu ideata, alla fine del Cinquecento, come estremo presidio difensivo del Ducato di Ferrara a difesa del confine con la Repubblica di Lucca. Realizzata tra il 1579 e il 1586, fu progettata dall'ingegnere carpigiano Marc'Antonio Pasi. Presidio militare estense nei secoli XVI e XVII, durante la parentesi napoleonica (1805 - 1814) fece parte dei beni del Principato di Lucca e Piombino. Nel 1809, a causa degli enormi costi di manutenzione, la fortezza fu venduta; tornò di proprietà estense nel 1814. Ai primi del Novecento Mont'Alfonso passò nelle mani di privati, la famiglia scozzese Bechelli, che la elesse residenza estiva, facendo dell'edificio a destra della Porta Nord, che ospitava la «Prigione nuova» nel Settecento, una vera e propria villetta in stile Liberty.
Le strutture della Fortezza, già deterioratesi nel tempo, furono ulteriormente danneggiate dalla spaventoso terremoto che colpì la Garfagnana nel 1920; per di più, i bombardamenti che nel 1944-45 colpirono Castelnuovo, retrovia della "linea gotica", sicuramente non risparmiarono Mont'Alfonso. Nel 1980, quando l'Amministrazione Provinciale di Lucca rilevò la struttura dalla famiglia Bechelli, i periti incaricati di redigere la relazione estimativa parlarono di un complesso in pessime condizioni, che raggiungeva in alcuni punti il completo diroccamento. Da allora si è proceduti in un'imponente opera di restauro, che vede la Fortezza come uno dei motori del rilancio culturale oltre che economico della Valle.