La crescita demografica della comunità ebraica di Verona nell'Ottocento richiese la costruzione di una grande sinagoga. Nell'epoca di libertà dell'emancipazione il luogo di culto è chiaramente identificabile dall'esterno con una facciata monumentale, che pur risulta sacrificata dalla strettezza della via. Il portale è incastonato in una sorta di grande arco trionfale marmoreo decorato da sei riquadri a bassorilievo con simboli ebraici e sormontato dalla Tavole della legge.
L'interno è grandioso (doveva ospitare più di mille persone) e conserva integri gli arredi e le decorazioni ottocenteschi. L'aron è sulla parete di fondo con davanti la tevah, separati dalla platea da un balaustra, secondo lo schema tipico nelle sinagoghe ottocentesche. Il matroneo è collocato al piano superiore e si affaccia sulla parete di ingresso e sul lato destro, sorretto da colonne.
Il tempio è oggi chiaramente sovradimensionato rispetto alle dimensioni attuali della comunità e perciò raramente in uso. Recenti interventi di restauro nel 2002 ne hanno garantito il buono stato di preservazione.