Il Mitreo Barberini è uno dei mitrei meglio conservati di Roma. Si trova tra la facciata posteriore di Palazzo Barberini, in via delle Quattro Fontane, e via San Nicola da Tolentino.
La sala è ampia 11,85 x 6,25 metri, coperta con volta a botte dotata, ai due lati, di due banconi ove i partecipanti al rito stavano sdraiati. L'elemento di maggior interesse del piccolo santuario è la pittura sulla parete di fondo simile a quelle del mitreo di Marino e del mitreo di Capua.
Il riquadro centrale presenta la consueta tauroctonia, cioè Mitra che uccide il toro, il cui sangue è succhiato da un cane e un serpente, mentre uno scorpione gli punge i testicoli. Ai lati si trovano i due dadofori Cautes e Cautopates, che assistono alla scena recando le fiaccole. In alto due linee curve indicano la volta celeste, entro le quali sono rappresentati i segni zodiacali e, al centro, un dio dalla testa di leone stante sul globo e avvolto dalle spire di un serpente (che rappresentano le spire del tempo, quindi l'eternità). In alto, negli angoli a destra e sinistra, sono raffigurati il Sole e la Luna. Ai fianchi della scena centrale si trovano dieci quadretti di dimensioni variabili su due fasce verticali, che raffigurano la storia sacra di Mitra.