Secondo il racconto di san Gregorio Magno, il monastero fu edificato per volere di sant'Onorato nel 522 per onorare il martirio di san Magno, ucciso insieme a san Paterno e a 2597 cristiani, come si legge in alcuni documenti agiografici di epoca medievale, le Passiones, dedicate ai due santi.
Del complesso monastico sono state rinvenute: la chiesa di epoca medievale, a croce latina e dotata di cripta, che conserva pregevoli affreschi; la chiesa rinascimentale riaperta al culto e intitolata a san Benedetto; alcune strutture pertinenti forse alle ultime fasi di vita del complesso, in particolare il mulino, la foresteria e delle vasche di lavorazione dell'olio.
Il corpo di san Magno giacque nella cripta della chiesa fino all'847 quando fu saccheggiato da Platone di Veroli, capitano della Campania, e lo adagiò nella chiesa di Sant'Andrea. Successivamente con l'invasione saracena di Veroli, il corpo di san Magno fu spostato ad Anagni.