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Nino Pisano


Nino Pisano (Pisa, 1315 circa – Pisa, 1370 circa) è stato uno scultore e orafo italiano, attivo dal 1343 al 1368. Figlio di Andrea Pisano, fu uno dei massimi scultori del Trecento italiano.

Il suo stile, pur rielaborando i motivi della grande tradizione scultorea pisana da Nicola a Giovanni, si allontana dal classicismo del padre per aderire alle innovazioni della scultura gotica francese, con soluzioni di raffinata eleganza, caratterizzate da pose sinuose, panneggio spezzato nervosamente e sereno compiacimento.

Un documento depositato negli archivi dello Opera del Duomo di Orvieto afferma che Nino succedette al padre Andrea come capomastro del Duomo di Orvieto nel 1349, ma in un documento orvietano del 9 marzo 1353 è scritto che Matteo di Ugolino da Bologna assumeva la carica di capomastro dell'Opera del Duomo di Orvieto: questo lascia intendere che Nino abbia abbandonato Orvieto per recarsi in altro luogo, presumibilmente a Pisa. Questa supposizione non può essere accertata poiché le notizie sono scarse riguardo al periodo compreso tra il 1350 e il 1359; fa eccezione un documento del 1358, in cui Nino del fu Andrea da Pontedera, orafo della cappella di San Lorenzo di Rivolta, Goccio del fu Gaddo e Simone detto Baschiera, si impegnano a realizzare una tabula argentea cum figuris schultis per l'altare del duomo di Pisa, opera perduta.

Un'altra prova della presenza di Nino a Pisa proviene da un atto di allogazione più tardo, datato 15 marzo 1362, per il Monumento funebre dell'arcivescovo Giovanni Scherlatti (del quale è di mirabile fattura il San Paolo), ora conservato nel Museo dell'Opera del Duomo di Pisa. A cavallo tra gli anni '50 e '60 del Trecento lavorò per un altro arcivescovo della città di Pisa, progettando il Monumento funebre per l'arcivescovo Francesco Moricotti, eseguito poi dai suoi allievi. Entrambi i monumenti funebri si trovano nel Museo dell'Opera del Duomo di Pisa, ma precedentemente occupavano la Cappella Aulla del Camposanto Monumentale di Pisa.

Nino ha lasciato la sua firma anche sulla Madonna con Bambino del monumento del doge Marco Corner (m. 1368) nel presbiterio della basilica di San Zanipolo a Venezia; l'opera, da considerarsi forse l'ultima delle sue realizzazioni, è stata manomessa in occasione di uno spostamento; tuttavia si possono ricondurre alla mano di Nino tutte le statue dei Santi che accompagnano la Madonna (il sarcofago con l'immagine del defunto è forse opera di maestranze venete).