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Antonio Rossellino


Antonio Rossellino, pseudonimo di Antonio Gamberelli (Settignano, 1427 – Firenze, 1479), è stato uno scultore italiano, chiamato Rossellino a causa del colore dei suoi capelli.

Nacque a Settignano, vicino a Firenze, nel 1427, fratello più giovane di Bernardo Rossellino e suo collaboratore: a Forlì lavorò all'Arca del Beato Marcolino (1458, oggi nella Pinacoteca civica di Forlì), considerata uno dei suoi capolavori, e a Firenze alla Tomba di Neri Capponi nella chiesa di Santo Spirito.

Oltre che dallo stile del fratello, fu influenzato da Lorenzo Ghiberti, da Donatello, da Michelozzo e da Luca della Robbia, mentre si notano reciproci rimandi col quasi coetaneo Desiderio da Settignano: l'esito è un'arte più raffinata di quella dello stesso Bernardo.

Del 1456 è il Busto-ritratto di Giovanni Chellini (Londra, Victoria and Albert Museum) nel quale il volto, solcato dalle vene e dalle rughe, è talmente realistico che sembra ricalcato da un calco in cera. In questo come nei successivi, predomina la componente verista, dovuta al cambiamento di mentalità dei committenti che valorizzando l'uomo e i suoi tratti individuali, volevano lasciare un segno del proprio passaggio sulla terra dopo la morte del soggetto, in modo da perpetrarne la memoria.

A Forlì, nel 1458, su invito di Nicolò dall'Aste, realizzò l'Arca del Beato Marcolino, un frate domenicano morto in fama di santità; non è sicuro che si sia servito di disegni del fratello Bernardo Rossellino, ma certamente si avvalse della collaborazione di un altro fratello, Giovanni Rossellino. L'Arca è attualmente conservata nella Pinacoteca civica di Forlì. Di Antonio, a Forlì si trova anche l'opera Madonna con il bambino, stucco dipinto.

Famoso anche per le creazioni in terracotta, caratterizzate da un bassorilievo al quale veniva aggiunta una policromia in tenui colori, ben diversa dalla robbiane invetriate bianche e blu, ne fece una sua prerogativa e gli valsero notevole popolarità e un alto numero di commissioni.