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Alessandro Algardi

Alessandro Algardi


Alessandro Algardi (Bologna, 27 novembre 1598 – Roma, 10 giugno 1654) è stato uno scultore italiano.

Formatosi presso l'Accademia di Ludovico Carracci a Bologna, fu scultore e inizialmente orafo a Mantova, chiamatovi dal duca Ferdinando Gonzaga (1587-1626). Nella città gonzaghesca soggiornò e operò dal 1620 al 1624. Nel 1625 si trasferì a Roma e qui si occupò del restauro e della misurazione di statue antiche, su incarico del cardinale Ludovico Ludovisi. In questo modo poté approfondire la conoscenza del patrimonio classico, subendone gli influssi a livello figurativo. Nelle prime opere che realizzò durante questo periodo, come le statue di San Giovanni Evangelista e di Santa Maria Maddalena per la Cappella Bandini in San Silvestro al Quirinale (1628-1629), si riscontrano influssi berniniani che avvicinano l'Algardi alla corrente del classicismo, particolarmente diffusa nella Roma di quegli anni, ravvisabile nelle opere di Nicolas Poussin, Andrea Sacchi, François Duquesnoy e del Domenichino. Fu nominato principe dell'Accademia di San Luca nel 1640.

Fra le opere più interessanti dell'Algardi si possono indicare la statua in bronzo di Innocenzo X eseguita fra il 1649 e il 1650 (Palazzo dei Conservatori), la pala con L'incontro di papa Leone I e Attila (1646-53) e la Tomba di Leone XI (1634-44), entrambi in San Pietro. Algardi evitò l'uso di marmi policromi, adottando invece il marmo bianco di Carrara.

Algardi fu inoltre un apprezzato ritrattista, capace di unire il fine realismo della scuola bolognese ad una nobile compostezza. A questo proposito si possono citare diversi ritratti, fra cui Garzia Mellini in Santa Maria del Popolo, il Busto del Cardinale Laudivio Zacchia (1626?) nel Museo di Berlino, Roberto Frangipane in San Marcello al Corso ed Olimpia Pamphili nella Galleria Doria Pamphilj. Nella produzione scultorea (come ritrattista) si ricordano le versioni del busto di papa Innocenzo X Pamphilij, oggi conservate a Palazzo Venezia e quella eseguita come sopra-porta per la cattedrale della Madonna del Fiore di Acquapendente (oggi a Palazzo Vescovile presso il Museo della Città).