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Vitale da Bologna

Vitale da Bologna


Vitale da Bologna, anche noto come Vitale di Aimo de' Cavalli o Vitale degli Equi (Bologna, circa 1310 – Bologna, 1360), è stato un pittore italiano.

Rappresentante della scuola emiliana trecentesca, Vitale raccoglie il clima di una città legata alla cultura gotica d'oltralpe cresciuta nell'ambiente colto e internazionale della sua università, associandolo alI'espressivo, sereno e dinamico realismo della pittura e della miniatura bolognese. Attivo soprattutto a Bologna tra il 1330 e il 1357, Vitale lavorò anche a Pomposa (1351) e nel Duomo di Udine, dove lasciò significativi cicli di affreschi. Attribuito alla scuola di Vitale da Bologna anche il pregevole ciclo di affreschi dipinto all'interno della chiesa di Santa Maria degli Angeli, detta del Cristo, a Pordenone.

Un capolavoro riconosciuto è la tavola con San Giorgio e il drago (1330) della Pinacoteca Nazionale di Bologna, dove la ricerca di movimento e di espressione si spinge ad una contorsione forzata del cavallo.

Nella Madonna dei denti (1345), invece, Vitale mostra, attraverso il sorriso della Vergine, una serenità umanizzante mai vista prima.

È aperto il dibattito critico intorno alle attribuzione ai diversi artisti che realizzarono il ciclo di affreschi nella chiesa di Sant'Apollonia di Mezzaratta: gli affreschi, staccati nel 1949 e oggi conservati nella Pinacoteca Nazionale di Bologna, rappresentano un momento cruciale della pittura bolognese del Trecento.

Particolare fama ha avuto, nei secoli, la Madonna della Pace, appartenente ai Domenicani di Forlì, per la speciale devozione che ne aveva il beato Marcolino Amanni. Dal 12 settembre 2013, dopo il restauro, è visibile presso la Pinacoteca civica di Forlì, per concessione dell'Ordine Domenicano.