Skip to main content

Simone dei Crocifissi

Simone dei Crocifissi


Simone di Filippo Benvenuti, detto Simone dei Crocifissi (Bologna, 1330 circa – Bologna, 1399), è stato un pittore italiano.

Figlio del calzolaio Filippo di Benvenuto, sarà ribattezzato Simone “dei Crocifissi” in epoca seicentesca per l'abilità nel dipingere “immagini grandi del Redentore per amor nostro confitto in croce” (Malvasia). È documentato come pittore a Bologna dal 1354 al 1399. Iniziò la sua attività nel 1355, probabilmente dopo essersi formato nella bottega di Vitale da Bologna. I suoi esordi sono rintracciabili alla metà degli anni cinquanta negli affreschi in parte firmati con le Storie di Cristo provenienti dalla chiesa di Santa Maria di Mezzaratta, oggi nella Pinacoteca nazionale, dove l'interesse per le soluzioni spaziali e plastiche di origine giottesca fiorentina è riletto con una pungente espressività tipica del gotico bolognese. Il modello della pittura di Vitale diventa più incisivo in opere come il polittico n. 474 della Pinacoteca di Bologna.

La Pietà di Giovanni Elthinl (1368), qui esposta, e il Crocifisso di San Giacomo (1370) testimoniano un certo aggiornamento sui modi solenni di Jacopo Avanzi, anche se alla ripresa letterale di Giotto condotta da quest'ultimo preferisce immagini efficaci dal punto di vista devozionale grazie all'essenzialità della composizione e all'espressività semplice e immediata, come nella Madonna di Giovanni da Piacenza (1382).

La sua attività prosegue quasi senza una vera e propria evoluzione fino alla morte avvenuta nel 1399, poco prima della quale riceve ancora una commissione di particolare prestigio quale il polittico purtroppo disperso voluto dalla famiglia Cospi per la chiesa di San Petronio, allora in costruzione.