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Jusepe de Ribera

Jusepe de Ribera


Jusepe de Ribera, conosciuto anche come José de Ribera o col soprannome Spagnoletto (Xàtiva, 17 febbraio 1591 – Napoli, 2 settembre 1652), è stato un pittore spagnolo, attivo principalmente a Napoli. Fu uno dei massimi protagonisti della pittura europea del XVII secolo ed uno dei più rilevanti pittori che seguirono il filone del caravaggismo. Assieme ad altri pittori dell'epoca, su tutti Luca Giordano, Francesco Solimena, Massimo Stanzione, Mattia Preti, Bernardo Cavallino e Battistello Caracciolo, fu uno dei più importanti esponenti della pittura napoletana seicentesca.

Il soprannome Spagnoletto, diffuso in Italia (nel secolo successivo fu anche il soprannome di un altro pittore, il Crespi), derivava dalla sua bassa statura.

In pochi anni lo Spagnoletto acquista una fama europea facendo uso della tragicità del Caravaggio, suo punto di forza. Inizia anche un'intensa produzione che non lo mantiene lontano dalla sua Spagna, dove comunque continuava a spedire opere. Il tema pittorico si fa più crudo e realistico e nascono così opere come il Sileno ebbro, 1626, oggi al museo nazionale di Capodimonte ed Il Martirio di Sant'Andrea, 1628, al Szépművészeti Múzeum di Budapest, solo per citarne alcune. Si accende in quel periodo la rivalità tra lui e l'altro grande protagonista del seicento napoletano, Massimo Stanzione.

A Napoli, il pittore si impegnò nella monumentale opera di decorazione della Certosa di San Martino, portata a compimento in cinque anni (1638-1643). Per il luogo di culto partenopeo, Ribera aveva già dipinto la Pietà nel 1637. Nel 1638, sempre per la Certosa, gli fu commissionato il dipinto Comunione degli apostoli, terminato tredici anni più tardi e caratterizzato da un approfondimento psicologico dei personaggi.