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Jan van Eyck

Jan van Eyck


Jan van Eyck (Maaseik, 1390 circa – Bruges, giugno 1441) è stato un pittore fiammingo.

Fu un artista di fama internazionale e il suo stile, incentrato su una resa analitica della realtà, ebbe un larghissimo influsso. Fu anche il perfezionatore della tecnica della pittura ad olio, che gradualmente sostituì in Europa l'uso del colore a tempera.

Tra le caratteristiche più evidenti dello stile di Jan van Eyck ci sono l'altissima qualità pittorica, sicuramente la più alta tra i pittori fiamminghi del secolo XV, la verosimiglianza, la perfezione formale, l'attenzione al dettaglio minuto ed alla resa delle superfici, lo studio della luce, lo spazio dove si collocano con sicurezza le figure, lo ieratismo e l'immobilità dei personaggi, i raffinati giochi intellettuali dati dai vari livelli di lettura delle opere. Con Van Eyck si aprì una nuova era anche dal punto di vista della tecnica pittorica. Egli utilizzò i colori ad olio (già conosciuti e utilizzati sin dall'antichità), accanto a tradizionali tempere e a colori di colla animale. Caratteristica fondamentale della sua tecnica, tuttora non interamente conosciuta, è il ricorso ad una serie di strati sottili di colore, velature, stesi uno sopra l'altro su una base chiara e luminosa al fine di raggiungere progressivamente il risultato d'assieme finale (tecnica sottrattiva); le innovazioni da lui introdotte potrebbero riferirsi all'utilizzo di oli cotti misti a resine nonché di oli schiariti e pre-polimerizzati. Jan van Eyck fu ritenuto a lungo ed erroneamente lo scopritore della pittura ad olio.