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Domenico Induno


Domenico Induno (Milano, 14 maggio 1815 – Milano, 5 novembre 1878) è stato un pittore italiano.

Fratello maggiore di Gerolamo, da giovane lavora come apprendista presso l'orafo Luigi Cossa, il quale lo convince ad iscriversi all'Accademia di Brera, trovandolo particolarmente dotato nell'arte del disegno.

Dal 1831 segue i corsi di Brera, prima sotto la guida di Pompeo Marchesi, poi di Luigi Sabatelli, infine di Francesco Hayez; nelle sue prime opere, più volte ufficialmente premiate, si avverte pienamente l'influsso della pittura di Hayez. Nei suoi dipinti, con soggetti tratti da episodi della Bibbia, oppure dalla storia antica, egli inserisce elementi patriottici, come nella tela Bruto giura di vendicare la morte di Lucrezia e in altre tele con soggetti carichi di sentimento, come Strage degli innocenti.

Nel 1840 Domenico Induno espone Saul unto re dal profeta Samuele, tela a lui commissionata dall'imperatore austriaco Ferdinando I, per la galleria imperiale di Vienna.

Nel 1854 Domenico ottiene la nomina di "Socio d'Arte" dell'Accademia di Brera e nello stesso anno espone, insieme ad altri dipinti, Pane e lagrime, acquistato da Hayez e presentato l'anno successivo a Parigi, dove è particolarmente apprezzato.

L'apice della sua carriera egli lo raggiunge con la tela Al cader delle foglie, esposta nel 1859, insieme ad altri soggetti domestici, dove egli presenta figure femminili intente a svolgere le faccende quotidiane. Dal 1860 inizia a lavorare al Bollettino di Villafranca, opera che esegue in più versioniː una fra queste, commissionata da Vittorio Emanuele II, gli vale il titolo di Cavaliere dei Santi Maurizio e Lazzaro.