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Domenico Beccafumi

Domenico Beccafumi


Domenico di Jacopo di Pace, detto comunemente il Beccafumi o, più in antico, Mecherino (Monteaperti, 1486 – Siena, 18 maggio 1551), è stato un pittore e scultore italiano. Tra i più importanti e riconoscibili fondatori del cosiddetto manierismo, fu anche, accanto al Sodoma (che pure era forestiero), l'ultimo artista di grande influenza della scuola senese.

La ricostruzione della biografia del Beccafumi, che mai firmò o datò un'opera, si basa su alcuni documenti e su alcune biografie antiche, tra le quali spicca quella che gli dedicò Giorgio Vasari nella seconda edizione delle Vite (1568); anche nella prima edizione tuttavia (1550), quando l'artista era ancora vivente, viene più volte citato. Vasari conobbe direttamente l'artista e ne fu amico (a lui chiese, ad esempio, notizie sulla vita di Jacopo della Quercia), descrivendone le opere fondamentali e trascrivendo molte informazioni ottenute di prima mano. Altre precisazioni derivarono da altre conoscenze comuni, quali Baldassarre Peruzzi e l'orafo Giuliano di Niccolò Morelli.

Altri scrittori ed eruditi successivi si occuparono del Beccafumi, pubblicando un insieme corposo di notizie e documenti, quali l'Urgieri nel XVII secolo, Della Valle nel XVIII, Romagnoli, Milanesi, Borghesi e Banchi nel XIX.