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Coppo di Marcovaldo

Coppo di Marcovaldo


Coppo di Marcovaldo (Firenze, 1225 circa – 1276 circa) è stato un pittore italiano, una delle figure più eminenti della pittura toscana del XIII secolo, il più importante a Firenze prima di Cimabue ed uno dei pochi maestri duecenteschi del quale si conosca il nome.

el 1265 è documentato come proprietario di una casa in Borgo San Lorenzo a Firenze e quello stesso anno risulta attivo a Pistoia, dove affrescò la cappella di San Jacopo nel Duomo, opera non più esistente (pagamenti documentati nel 1265 e 1269).

Coppo prese parte alla straordinaria decorazione musiva del Battistero di Firenze realizzando alcuni cartoni. A lui è assegnato il visionario Giudizio finale in particolare per la parte che riguarda l'Inferno, databile tra il 1260 e il 1270 circa; la presenza di campiture di colore applicate a striature ricorda in particolar modo lo stile di Coppo. Il mosaico estremamente ricco, dal punto di vista iconografico è indubbiamente innovativo e va senz'altro citato tra i capolavori del XIII secolo. A questa visione si ispirò probabilmente Dante Alighieri per la descrizione di qualche scena dell'Inferno.

Nel 1276 l'ultimo documento riguardo Coppo, un pagamento per la pittura di un "solarium" sopra l'altare e il coro della cattedrale pistoiese, opera di cui si è persa ogni traccia.

Nella difficoltà di formulate attribuzioni certe alla pittura duecentesca, così legata a modelli fissi, molti lavori sono stati attribuiti a Coppo, uno dei pochi nomi legati a un catalogo di opere. Oggi si tende a sfrondare tali attribuzioni incerte o con scarso seguito, approcciandosi alla materia con più cautela.