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Bartolomeo Vivarini


Bartolomeo Vivarini (Venezia, 1430 circa – dopo il 1491) è stato un pittore italiano.

Appartenente alla nota famiglia veneziana di pittori dei Vivarini (come suo maggiore fratello Antonio Vivarini e il nipote Alvise Vivarini), fu attivo soprattutto a Venezia e nella provincia delle piccole città dell'entroterra veneto. Visitò Padova, dove entrò in contatto con le novità di Andrea Mantegna e degli squarcioneschi, assimilando i nuovi traguardi con entusiasmo, ma anche con limiti.

La prima opera nota che Bartolomeo firma da solo è il San Giovanni da Capestrano, che reca: OPUS BARTHOLOMEI. VIVARINI. DE MVRANO. 1459., dipinta per Gagliano Aterno, oggi al Louvre. Essa ritrae un santo francescano; alla committenza dell'ordine dei Francescani Osservanti infatti sarà dovuta la maggioranza delle opere della bottega muranese dei Vivarini. Le commissioni francescane non arrivarono solo dalla laguna, come i due trittici per Santa Maria Gloriosa dei Frari, ma da tutto l'Adriatico, come ad esempio il Polittico di san Bernardino per il convento di Sant'Eufemia sull'isola di Arbe, o il Polittico di Morano Calabro. La sua presenza è attestata anche a Capua con il dipinto dell'Ecce Homo, parte di polittico poi smembrato, conservato presso il Museo campano.

La Sacra conversazione, dipinta per il convento degli Osservanti di Bari nel 1465, custodita nella Galleria di Capodimonte, è ritenuta la prima pala d'altare a campo unificato del Rinascimento veneziano, senza più la suddivisione in scomparti tipica dei polittici. In un paesaggio aperto è rappresentata la sacra conversazione della Pala della certosa di Padova, oggi a Lussingrande, mentre in un hortus conclusus sono racchiusi i personaggi della Sacra Conversazione della Basilica di San Nicola a Bari. Nel 1474 firma da solo il Trittico di San Marco della Cappella Corner in Santa Maria Gloriosa dei Frari, il gusto mantegnesco è evidente nella resa dei dettagli del trono rinascimentale e dei festoni di frutta.