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Bartolomeo Montagna

Bartolomeo Montagna


Bartolomeo Cincani detto "il Montagna" (Orzinuovi, 1449/1450 – Vicenza, 1523) è stato un pittore italiano.

Figlio di Antonio Cincani di Orzinuovi (Brescia), trasferitosi a Vicenza poco prima del 1450, Bartolomeo apprese ben presto i canoni dell'arte del Mantegna in quel di Padova; successivamente, nel 1469, egli mosse verso Venezia, dove ebbe modo di prendere contatto diretto con alcune opere di Giovanni Bellini, autore destinato ad esercitare su di lui un'influenza notevole, rilevabile già nei lavori eseguiti poco dopo il 1474, anno del suo ritorno a Vicenza: di particolare interesse soprattutto tre dipinti che rappresentano la Madonna col Bambino, conservati rispettivamente ad Oxford, nella pinacoteca civica di Palazzo Chiericati di Vicenza e nel museo civico di Belluno, dove la plasticità solida e robusta del Mantegna si stempera in una delicatezza di contorni di matrice belliniana.

Ben presto, però, il Montagna si accostò all'arte di Antonello da Messina, cogliendovi specialmente il dominio prospettico dello spazio e la definizione rigorosa dei volumi, ottenuta grazie all'azione della luce. Gli effetti si notano già nella severa, imponente Madonna col Bambino tra i Santi Rocco e Sebastiano dell'Accademia Carrara di Bergamo, probabilmente del 1482, e risultano ancor più evidenti in alcuni dipinti, databili probabilmente tra il 1483 e il 1485, conservati nella pinacoteca civica di Vicenza: la Madonna col Bambino tra le Sante Monica e Maddalena, la Madonna col Bambino tra i Santi Onofrio e Giovanni Battista e la Pala grande di San Bartolomeo.

Personalità eclettica, particolarmente attenta ai nuovi sviluppi della tecnica pittorica, il Montagna ha comunque saputo rielaborare, nella sua piena maturità, i suggerimenti provenienti dai grandi contemporanei, facendone una sintesi arricchita da una propria visione artistica. La sua copiosa produzione, in parte andata perduta, presenta i tratti di una definita fisionomia, ad eccezione di quella più tarda, in cui il tentativo di far propri alcuni aspetti dell'opera di Tiziano, significativa al riguardo la sua collaborazione agli affreschi della scuola del Santo a Padova nel 1512, ha sortito esiti insoddisfacenti, anche per l'intervento di aiuti, come quello di Girolamo di Stefano d'Alemagna e del figlio Benedetto.