Per la bellezza della sua architettura e dei suoi affreschi trecenteschi è uno dei più importanti complessi medievali della Lombardia; fu fondata nel 1176 e completata nel 1348 dagli Umiliati, un ordine religioso formato da monaci, monache e laici che, attorno all'attuale Chiesa, conducevano vita di preghiera e di lavoro, in particolare fabbricando panni di lana e coltivando i campi con sistemi di lavorazione assolutamente innovativi. Dopo la soppressione degli Umiliati ad opera di Carlo Borromeo, l'abbazia passò ai Benedettini Olivetani, successivamente soppressi dal governo austriaco e costretti ad abbandonare l'abbazia. La facciata è a capanna, con tessitura muraria in mattoni a vista, solcata da due semi colonne che la tripartiscono, con decorazioni di pietra bianca. Fu completata nel 1348 con una facciata a capanna, caratteristica per le bifore aperte sul cielo.
Il campanile, a cono cestile, si innalza sopra il tiburio della chiesa, secondo la tradizione cistercense. Esso richiama l'impianto cromatico e decorativo della facciata, con cornici in cotto e archetti alla base delle bifore e delle trifore sormontate da oculi. La sobrietà degli elementi architettonici all'interno della chiesa la farebbe dire quasi spoglia, se non fosse la decorazione pittorica che la ricopre per buona parte a rivestirla di luci e di colori.
L'impianto della chiesa è a sala rettangolare, a tre navate di cinque campate ciascuna, inquadrate in archi trasversali a sesto acuto. Prima campata in stile romanico e le successive, realizzate nel corso del '200, in stile gotico con colonne in cotto che sorreggono alte volte a crociera. La chiave di volta, al centro delle crociere, è circondata da spicchi racchiusi in un cerchio, con i colori dell'arcobaleno, segno dell'amicizia di Dio con gli uomini.
La chiesa accoglie numerosi affreschi: nella parete frontale del tiburio è raffigurata al centro, la Madonna in Maestà e Santi, sulla parete che fronteggia la Madonna in Maestà il Giudizio Universale, al centro, avvolto nella mandorla iridescente, la figura dolcissima del Cristo, alla destra del Cristo stanno i "benedetti", con il volto proteso verso il Giudice, alla sinistra del Cristo ci sono i "dannati" su cui giganteggia la figura di satana intento a divorare la preda. Sulla metà superiore della parete, due angeli sono intenti ad arrotolare il tempo della storia, facendo intravedere alle spalle la Gerusalemme celeste.