Sorge in pianura (da cui il nome) nell’area compresa tra la collina con il centro storico di Jesi e il fiume Esino. La chiesa attuale è quanto rimane di un’abbazia benedettina, tra le più antiche e potenti della Vallesina. Secondo alcuni studiosi l’abbazia sarebbe sorta su un tempio dedicato a Minerva. Diversi scavi hanno individuato tre chiese succedutesi nel tempo: la prima nel periodo altomedievale, la seconda nel XII secolo e la terza nel secolo successivo. Purtroppo di tutti questi edifici non rimangono che pochi reperti, appena leggibili, a causa di profonde modifiche operate nella costruzione a partire del XVIII secolo. Recenti scavi hanno permesso di liberare le fondamenta dell'edificio originario (visibili) e di portare alla luce uno splendido sarcofago che rappresenta la più antica testimonianza di scultura cristiana nella Vallesina. Nel corso di alcuni lavori di restauro è anche emerso un frammento di affresco addossato al pilastro ottagonale del presbiterio, raffigurante una testa d’angelo riferibile al XII secolo.