L’altura occupata dalle Sacre Stimmate di San Francesco costituisce un sito di rilevante importanza. I primi significativi rinvenimenti, avvenuti nel 1784 durante le ristrutturazioni dell’oratorio della chiesa, comprendono le note lastre fittili e altre terrecotte architettoniche, tra cui la testa di sfinge, attribuibili al tetto di un tempio tardo-arcaico. Dopo l’acquisizione dell’area da parte del Comune di Velletri nel 1992, insieme alla Soprintendenza per i Beni Archeologici del Lazio, sono state effettuate nuove indagini, sotto la direzione di Giuseppina Ghini, per recuperare e valorizzare l’area. Nuovi scavi archeologici sono stati eseguiti nel 2014-2016 per consentire la musealizzazione dell’area. Ad oggi si tratta di una delle aree archeologiche più importanti della zona.