La chiesetta appartiene a quella serie di edifici di culto la cui costruzione fu influenzata dalla rielaborazione locale di modelli longobardi e bizantini. Essa si sviluppa su due piani: quello inferiore si presenta come una cripta scavata nella roccia, mentre quello superiore è costruito a navata unica divisa in due campate. La copertura doveva essere costituita da due cupole in asse costruite con la tecnica locale “a trullo”, ma una di esse è stata sostituita da una volta a botte. Attraverso una scalinata ricavata nella roccia, si accede alla cripta sottostante dotata di due absidi e con le pareti coperte da tracce di affreschi, ridipinti nel XIX secolo. Il nucleo originario del vano ipogeo è costituito da un ambiente funerario di probabile età ellenistica, che si apre sul muro meridionale rispetto alla cripta.