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Cattedrale di San Cerbone

Cattedrale di San Cerbone

La cattedrale fu costruita a partire dall'XI secolo in stile romanico e la sua costruzione si protrasse per tutto il XII e XIII secolo. Alla fine di quest'ultimo secolo Giovanni Pisano modificò il terzo ordine della facciata (quello più in alto) ed estese l'abside nelle sue forme attuali. Nel XV secolo la copertura lignea a capriate della navata centrale venne modificata con le crociere ancora esistenti, mentre le crociere delle navate laterali vennero aggiunte nel XVII secolo.

L'interno possiede un impianto basilicale a tre navate, con colonne cilindriche e pilastri cruciformi che terminano con complessi capitelli compositi. Le volte a vela della navata centrale sono della seconda metà del Quattrocento, mentre quelle laterali sono seicentesche. L'abside, con vaste finestre ogivali, ha caratteristiche senesi ed è frutto di un ampliamento della preesistente chiesa forse attribuito a Giovanni Pisano, così come a lui sono attribuite le tre figure del terzo ordine di facciata, sopra menzionate. A sinistra della porta d'ingresso posta in controfacciata, sotto un trittico trecentesco ad affresco con la Madonna in trono col Bambino e santi, è collocato un sarcofago romano del III secolo. Sulla destra della controfacciata si trova una serie di pannelli scolpiti in pietra tenera, databili secondo alcuni all'alto Medioevo, secondo altri al XII-XIII secolo. Sopra i pannelli, due affreschi con la Crocifissione (XIV secolo) e una Storia di San Giuliano (XV secolo).

Al centro della controfacciata, il rosone è fornito di una rara vetrata trecentesca, di scuola senese, col Redentore in gloria e Storie di San Cerbone. Sulla sinistra si trova il monumentale fonte battesimale, costituito da due parti: la vasca quadrangolare con la Deesis (il Cristo adorato dalla Vergine e San Giovanni Battista) e Storie di San Cerbone e San Regolo è tutta di un pezzo di travertino e posa sul dorso di quattro leonesse. È di forma rettangolare e il lato maggiore misura 2,73 metri per 0,98 metri. Questa prima parte è opera di Giroldo da Arogno ed è del 1267. L'alzato (seconda parte) è in forma di tempietto e risale al 1447. Su una colonnina quadrangolare è collocata una statuetta di San Giovanni Battista.

Alla parete della navata destra si trovano una Madonna in gloria coi Santi Giuseppe e Bernardino e due monaci, riferibile ad Antonio Nasini (fine XVII secolo), e una Natività della Vergine di Rutilio Manetti (XVII secolo). Nella cappella terminale di destra è appeso il Crocifisso dipinto di Segna di Bonaventura (inizi XIV secolo). Il pulpito ligneo seicentesco ha un portacroce in legno, a foggia di braccio coperto da una manica di abito ecclesiastico. Nella stessa cappella si trovano l'Immacolata Concezione e l'Eterno Padre di Rutilio Manetti (XVII secolo), e una Madonna del Rosario, di ignoto senese seicentesco.

Sul monumentale altar maggiore marmoreo di Flaminio Del Turco (1626) è posto un Crocifisso ligneo policromato dello stesso secolo che ha sostituito un crocifisso di Giovanni Pisano che si trova oggi nel locale Museo di Arte Sacra. Agli spigoli superiori dell'altare, due angeli lignei quattrocenteschi, riferibili a Domenico di Niccolò dei Cori. Dietro l'altare, in mezzo al coro, che alle pareti conserva una serie di stalli intarsiati (1462), è stata sistemata l'Arca di San Cerbone, di Goro di Gregorio (1324). Ha forma di urna, con otto storie del santo nella parte inferiore, e dodici medaglioni con figure della Vergine, di San Cerbone, di santi e profeti nella copertura. Sulla parete destra si trova un affresco quattrocentesco con San Cerbone accompagnato dalle oche.

La Maestà attribuita a Duccio di Buoninsegna (1316) si trova nella cappella terminale di sinistra. Nella parte posteriore, una Crocifissione e alcune Storie della Passione. Alla parete sinistra della cappella è stata sistemata la pala frammentaria di Sano di Pietro con la Presentazione al Tempio.

Alla parete sinistra della navata si trovano l'Annunciazione di Raffaello Vanni (XVII secolo), il monumento funerario del vescovo Giuseppe Traversi, morto nel 1872, di Tito Sarrocchi, e alcuni affreschi frammentari del XIV-XV secolo di scuola senese, tra cui un'Annunciazione.

Si consiglia di verificare la corrispondenza degli orari di apertura contattando direttamente la struttura.

Orario Apertura

Aperto tutti i giorni
8.00-12.00
15.00-19.00

Biglietti

Gratuito

Servizi

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Aggiornamento Pagina: 01/03/2024