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Vincenzo Scamozzi

Vincenzo Scamozzi


Vincenzo Scamozzi (Vicenza, 2 settembre 1548 – Venezia, 7 agosto 1616) è stato un architetto e scenografo italiano rinascimentale della Repubblica Veneta, operante nel tardo Cinquecento e nel primo Seicento a Vicenza e nell'area veneziana, dove fu la figura più importante tra Andrea Palladio e Baldassare Longhena.

Nato nel 1548 a Vicenza, ricevette una prima educazione dal padre Giandomenico, imprenditore edile benestante di origini valtellinesi e culturalmente legato a Sebastiano Serlio. Nel 1572 si stabilì a Venezia, studiando il trattato De architectura di Vitruvio nell'interpretazione di Daniele Barbaro e di Andrea Palladio. Nel 1578-80 soggiornò per la prima volta a Roma, dedicandosi a sua volta allo studio e al rilievo dei monumenti antichi. Tornato a Vicenza, in collaborazione con il padre realizzò una serie di palazzi e ville nella città natale e nella provincia, lavorando inoltre al completamento di alcune opere di Palladio, alla morte di quest'ultimo (1580).

La sua tarda attività si svolse ancora a Venezia, dove si era stabilito nuovamente e dove vinse nel 1582 il concorso per la prosecuzione della Libreria di Jacopo Sansovino, realizzando le Procuratie Nuove che completano l'impianto di Piazza San Marco. Interruppe la sua intesa attività a Venezia (chiesa di San Nicola da Tolentino) e a Vicenza nel 1599 per intraprendere alcuni viaggi che lo portarono Praga, in Svizzera, Germania, Francia e in particolare a Parigi dove studiò l'architettura gotica. Del suo viaggio di ritorno da Parigi a Venezia rimane un taccuino illustrato. Fu attivo nel vasto territorio della Serenissima, da Castelfranco Veneto a Bergamo.