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Giuliano da Sangallo


Giuliano Giamberti da Sangallo (Firenze, 1445 – Firenze, 1516) è stato un architetto, ingegnere militare e scultore italiano. Tra i migliori continuatori di Brunelleschi ed Alberti nella seconda metà del XV secolo, fu architetto prediletto di Lorenzo il Magnifico, pioniere nello studio delle antichità classiche, progettista di opere assunte come modello nelle linee di ricerca dell'architettura rinascimentale, innovatore nell'ingegneria militare.

A partire dal 1470, lavorò come architetto a Firenze, in collaborazione con il fratello, costruendo soprattutto palazzi per importanti famiglie. Negli stessi anni si trovò in concorrenza con l'antico maestro Francione nella progettazione di fortificazioni, per esempio per la fortezza di Sarzanello che fu il capolavoro del vecchio artigiano. Divenne in breve l'architetto prediletto da Lorenzo il Magnifico. Erede e interprete della tradizione brunelleschiana, partecipò attivamente alla cultura del suo tempo elaborando, attraverso l'attento studio delle forme dell'antichità, soluzioni innovatrici, dando un importante contributo all'elaborazione delle forme architettoniche a pianta centrale con la chiesa di Santa Maria delle Carceri a Prato, anch'essa voluta da Lorenzo.

Ai primi del Cinquecento, dopo l'elevazione al soglio pontificio di Giulio II, si stabilì a Roma lavorando per la corte pontificia. Intorno al 1505, elaborò e propose progetti per la basilica di San Pietro in Vaticano che influenzarono il progetto bramantesco; ma non ebbe quei prestigiosi incarichi in cui sperava, sorpassato appunto dal Bramante. Ritornato momentaneamente a Firenze, dove fu nominato capomastro dell'Opera del Duomo, ritornò a Roma dopo l'elezione di Leone X dei Medici (1513), e per un periodo, fino al 1515, fu capomastro del cantiere di San Pietro (insieme a Raffaello), ma con scarso successo per ciò che riguarda i suoi progetti per la basilica. Restando fedele al linguaggio del primo Rinascimento anche nell'età di Raffaello e Bramante, si trovò a rappresentare una posizione ormai superata.

Tornato a Firenze nel 1515, vi morì l'anno seguente. Il suo ultimo progetto può essere considerato quello per la facciata della Chiesa di San Lorenzo, elaborato per il concorso indetto nel 1516 da Leone X tra i maggiori artisti dell'epoca.