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Ferdinando Fuga

Ferdinando Fuga


Ferdinando Fuga (Firenze, 11 novembre 1699 – Napoli, 7 febbraio 1782) è stato un architetto italiano che realizzò a Roma e a Napoli quasi tutte le sue opere principali.

Allievo di Giovan Battista Foggini, uno dei protagonisti del barocco fiorentino, il giovane Ferdinando si stabilì a Roma nel 1718; l'Urbe serbava tracce di un grandissimo fervore artistico che vi accentrò personaggi del calibro di Nicola Salvi e Alessandro Specchi. Nel terzo decennio del secolo l'architetto si mise in luce con tre progetti che, se non ottennero un successo immediato, ne misero in mostra l'abilità e la maestria: una proposta per la fontana di Trevi (1723) e due disegni per facciate di chiese (San Giovanni in Laterano, 1723, e Santa Maria sopra Minerva, 1725). La facciata della Basilica di Santa Cecilia in Trastevere preannuncerà quella di Santa Maria Maggiore.

A Roma sposò nel novembre 1727 Angela Ponetti dalla quale ebbe cinque figli due delle quali Maria Vittoria e Maria Antonia rispettivamente sposarono Giacomo Pannini, figlio di prime nozze dell'architetto, pittore e scenografo Giovanni Paolo Pannini e Ferdinando Hamerani incisore di monete.

Nel 1730, dopo un breve soggiorno a Palermo, Fuga si guadagna la fiducia del papa conterraneo Clemente XII, che gli affida il progetto del suo palazzo di famiglia (Palazzo Corsini) e la carica di architetto del Quirinale, grazie alla quale avrà l'incarico di costruire la Coffee House del Quirinale, nei giardini e la cosiddetta Palazzina, odierna dimora del Presidente della Repubblica. Nel 1737 completa la scenografia di Piazza del Quirinale con la festosa facciata del Palazzo della Consulta; nello stesso anno termina anche la costruzione della chiesa di Santa Maria dell'Orazione e Morte, nei pressi di Palazzo Farnese, una delle sue opere migliori.

Nel 1751 Fuga venne chiamato a Napoli, nell'ambito del programma di rinnovamento edilizio del nuovo re Carlo di Borbone, con l'incarico di progettare il gigantesco Real Albergo dei Poveri, un edificio tipicamente illuminista, dalla facciata lunga ben 600 m, che però non verrà completato e resterà di lunghezza pari a 360 metri, e dalla grandiosa chiesa esagonale che ne avrebbe movimentato l'immensa mole. Sempre a Napoli Fuga ottenne numerosi incarichi importanti, come il palazzo dei Granili (non più esistente), la facciata della chiesa dei Girolamini, i palazzi Caramanico e Giordano. Alcuni disegni testimoniano anche la sua partecipazione all'allestimento del nuovo museo archeologico nel palazzo un tempo occupato dall'Università. Opera sua, tipicamente illuminista, fu il Cimitero delle 366 Fosse a Poggioreale, per l'Ospedale degli Incurabili. Si trattava di un'opera innovativa di edilizia cimiteriale, in cui aveva previsto una fossa comune per ciascun giorno dell'anno.

Nel 1764 rimodernò da gotico a barocco il Casino del nobili, in Piazza del Campo a Siena. Nel 1768 realizzò lungo il cosiddetto Miglio d'Oro a Resina, la Villa Favorita che divenne poco dopo residenza reale e fu così chiamata dalla regina Maria Carolina d'Asburgo in quanto le ricordava la prediletta dimora di Schönbrunn a Vienna.