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Cosimo Fanzago

Cosimo Fanzago


Cosimo Fanzago (Clusone, 13 ottobre 1591 – Napoli, 13 febbraio 1678) è stato uno scultore e architetto italiano. Operò soprattutto a Napoli.

Fu attivo soprattutto a Napoli, dove creò un'originalissima versione locale del barocco, fatta di ricchissimi intarsi di marmi colorati che ornano strutture ancora permeate di rigore manierista. Nel 1647, subito dopo la rivolta di Masaniello, abbandonò Napoli per un breve periodo e si recò a Roma, dove restaurò le chiese di San Lorenzo in Lucina e Santa Maria in Via Lata. Tra le sue moltissime opere si segnalano guglie, cappelle, altari, chiese, conventi, palazzi.

Nel 1647 scoppia la rivoluzione che condusse all'istituzione della Repubblica Napoletana di Masaniello. Cosimo Fanzago rimane coinvolto nella vicenda tanto da figurare molte volte nei documenti legati ai rivoluzionari: fu addirittura autore del gesto eroico che salvò la vita allo scultore Giuliano Finelli dalla condanna a morte avanzata da Gennaro Annese. A seguito della rivolta gli fu commissionato dal viceré Duca di Arcos il famoso cenotafio del Mercato dove fu stabilita la cancellazione della gabella che aveva provocato i tumulti; il cenotafio era costituito da una parte scritta, dove erano annunciati i diritti del popolo, e da una parte statuaria dove vi dovevano essere le statue del viceré, il cardinale Ascanio Filomarino e il re Filippo IV di Spagna.

A seguito della commessa dell'opera Fanzago viene tacciato dal popolo di essere filo-spagnolo e pertanto costretto a fuggire a Roma nel 1648 dove vi rimane per i successivi cinque anni con brevi ritorni a Napoli.

Nella città papalina, dove prosperava l'attività artistica per i preparativi all'anno giubilare del 1650, Cosimo Fanzago (registrato nei documenti come "cavalier Cosimo napolitano") continua la sua attività di architetto e scultore, oramai riconosciuto su scala nazionale. Il primo cantiere in cui figura è quello della basilica di San Pietro, dove fa parte della cospicua équipe di collaboratori chiamati a decorare i pilastri della navata secondo il progetto del Bernini.

Le ultime commesse della sua vita lo vedono per lo più attivo come disegnatore e progettista, mentre le opere scultoree sono realizzate dai suoi collaboratori (in particolare nelle fasi finali dell'attività erano frequenti gli interventi di Andrea Falcone e Bartolomeo Mori).

L'ultima opera che progetta il quasi ottantenne Fanzago è il monumento funebre di Fabio Galeota nel duomo di Napoli, realizzata nello stile berniniano della cappella Chigi a Roma, con il ritratto del defunto scolpito a mezzorilievo in un tondo marmoreo, opera materialmente eseguita da Lorenzo Vaccaro, tra i suoi più riusciti allievi.

Negli ultimi anni vengono intanto completate le opere lasciate incompiute, tra cui la ricostruzione della chiesa di Santa Maria Maggiore alla Pietrasanta, iniziata nel 1653, nel pieno della sua attività, e non completata per la sopraggiunta morte nel 1678.